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come funziona?

Ultimo Aggiornamento: 07/01/2011 18:47
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Post: 2
Città: TORINO
Età: 61
Sesso: Femminile
03/01/2011 15:51

Sono la madre di una ragazza affetta da anoressia nervosa, seguita da un centro disturbi alimentari ormai da maggio 2010.
Vorrei capire qui come funziona, ci sono genitori?
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Post: 65
Città: CASTIGLIONE DEL LAGO
Età: 68
Sesso: Femminile
06/01/2011 13:00

non so se per te può essere utile.....
....qui funziona che possiamo parlare, scambiarci opinioni, magari provare a dare suggerimenti...Come avrai letto io sono semplicemente una mamma che ha avuto a che fare per moltissimi anni con "la bestia", cioè con anoressia e bulimia. Ora, grazie al Cielo, è tutto un ricordo. Ma non dimentico il dolore e la paura di quegli anni. Se ti fa piacere possiamo parlare, sarei felice di conoscerti e, non si sa mai, forse potresti prendere qualche spunto dalla mia esperienza.
Ti aspetto, se vuoi, quando vuoi....Un abbraccio
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Post: 2
Città: TORINO
Età: 61
Sesso: Femminile
06/01/2011 18:52

Ciao E. ha 20 una storia alle spalle incredibile, tra malattia gravi problemi relazionali e separazione di me e suo padre.
Ora questo problema.
Lei mangia segue la dieta scrupolosamente il problema è mentale, da sola non sa che fare, ha bisogno che le si dica continuamente cosa fare, va in paranoia e finisce per mangiare poco e nulla. Il suo tormento continuo è cosa è giusto e cosa no, fino allo sfinimento.
Fa l'università ma non frequenta le lezioni, andare al bar con le amiche era un'angoscia.
E' seguita dal centro, segue più la dietista che il resto della troupe, con la psichiatra non si trova, le propone sempre tranquillanti. E poi lei preferisce solo sapere cosa può mangiare il resto non lo considera.
Con suo padre è un macello, per i nostri cattivi rapporti e la sua totale assenza in tutto il resto. Quando è dal padre torna puntualmente dimagrita, è vero che deve imparare a gestirsi da sola, ma è anche vero che non riesce.
Si è allontanata dagli amici e dal moroso che, dice, non la capiva
Grazia
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Post: 65
Città: CASTIGLIONE DEL LAGO
Età: 68
Sesso: Femminile
07/01/2011 18:47

Eccomi a te...So benissimo di cosa mi parli. I problemi che causano questa malattia sono molteplici anche se hanno tutte come comune denominatore il voler avere attenzioni, il voler richiamare su se stesse l'amore e la dedizione dei genitori. E' il loro modo per difendersi dal dolore che provano e purtroppo quando entrano in quel circuito mentale sbagliato è difficile, molto difficile uscirne. Difficile, ma non impossibile. Inoltre ognuno ha una sua storia e una soluzione giusta, bisogna avere tanta forza e continuare ad insistere. Ad esempio per entrambe le mie figlie la psicologa che le ha seguite ha detto loro di non usare assolutamente tranquillanti perchè "falsano" la volontà dell'ndividuo e per venire fuori dal tunnel dell'anoressia l'inconscio deve muoversi, deve emergere.Per Elisa, la più piccola,ci sono voluti due anni di psicoterapia più un anno abbondante in cui piano piano si è riabituata a mangiare, a stare con la gente, a vivere "normalmente". Per Elena è stato molto più lungo ed è dovuta ricorrere all'analisi con sedute settimanali per quasi quattro anni e tanta, tanta volontà da parte sua. In più io stessa sono andata da una psicologa perchè mi aiutasse a capire come fare con loro e (cosa basilare) a conoscermi e capire dove dovevo cambiare. Anche mio marito ha seguito i consigli che gli aveva dato la psicologa e anche il suo intervento è stato fondamentale.
Nel periodo in cui sono state malate non erano in grado di avere rapporti con i loro amici, studiavano moltissimo, perchè anche a scuola cercavano la perfezione. E poi tanta ginnastica, neppure più in palestra però, perchè il "sociale" era tutto un problema per loro, ma in casa da sole o fuori a correre fino allo sfinimento.
Questo per dirti che ti capisco e ti sono vicina, mi trovo sempre in difficoltà a dare consigli perchè non voglio passare per saccente, l'unica cosa che mi sento di dirti è di cercare di parlare con lei il più possibile. Anche se alza un muro tu non farci caso e lavora su questo, anche se capiterà che ti tratterà male vai avanti e cerca di trovare con lei la strada per un buon aiuto. Se il centro che la segue non ti pare adatto si può trovare altro, è basilare che tua figlia abbia fiducia e si trovi bene con la sua psicologa, altrimenti è difficle che funzioni...
Ti abbraccio e ti aspetto, quando vuoi.......
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